La transizione dalla Scuola Secondaria di primo grado a quella di secondo grado rappresenta un “salto” evolutivo e formativo particolarmente pregnante e cruciale per la carriera scolastica degli studenti. E’ durante il biennio, e in particolare nel primo anno, quando si impatta con la nuova scuola, che si verificano infatti frequenti fenomeni di caduta motivazionale, disorientamento, stress relazionali e mancato ambientamento nel nuovo contesto, che sono l’anticamera del nomadismo e dell’abbandono scolastico.
A sostegno degli studenti in tale delicato passaggio, l’introduzione della figura del “compagno più grande” che aiuta, sostiene, consiglia ed è punto di riferimento per l’alunno e la classe quando questi è in difficoltà perché non ancora in grado di comprendere la nuova scuola (comportamenti dei compagni, abitudini e funzionamento della scuola, materie di studio, ecc.).
I peer tutor sono individuati fra gli studenti delle classi III, IV e/o V, su base volontaria. Metodologicamente risulta fondante l’adesione volontaria, in quanto stimola il desiderio di protagonismo e di solidarietà degli studenti del triennio nei confronti dei “colleghi” più piccoli in difficoltà.
Si prevede l’introduzione di due figure di due profili di tutor differenti, che avranno funzioni diverse in relazione alle classi prime e ai bisogni degli studenti.
Ad ogni classe prima verranno affiancati 2 o 3 peer tutor che saranno il punto di riferimento della classe per i bisogni e le problematiche specifiche di ciascuna.
I tutor di studio invece si faranno carico di gestire piccoli gruppi di studio in funzione delle necessità formative e delle discipline che necessitano di potenziamento.
Il lavoro svolto dai tutor è valorizzato nel monte ore PCTO.
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