Questo è quello che mi aspettavo da questo progetto di P.C.T.O.; invece, mi ha dato molto di più.
Ho partecipato al Progetto Cosmos principalmente perché pensavo avrei potuto trovare interessanti gli argomenti trattati nei libri e sarebbe potuto essere utile per arricchire il mio bagaglio culturale, per poi trovarmi a presenziare al festival del Premio Cosmos per la divulgazione dell’astronomia, della fisica e della matematica a Reggio Calabria, in rappresentanza della mia scuola. Ed è proprio qui che ho scoperto che la realtà ha superato le mie aspettative, perché è proprio qui che ho vissuto a pieno la magia del Cosmos.
Un’esplosione di emozioni dovute all’insieme di conferenze tenute da personaggi di enorme importanza nel mondo scientifico, che mi hanno portato alla scoperta di nuove discipline, come la fisica quantistica, o a vedere in maniera più approfondita argomenti già trattati sui banchi di scuola. Il carisma della professoressa Angela Misiano, a direzione del planetario di Reggio Calabria, che accompagna tutti e cinque i giorni del festival rendendoli ancora più piacevoli, ha
alleggerito ogni momento di attesa tra un’attività e quella successiva.
Ma Cosmos 2023 è stato anche tutti gli studenti di altre scuole che ho conosciuto, con cui è stato semplicissimo instaurare un rapporto: eravamo in quindici e, dopo poco più di un’ora, amici come se avessimo trascorso l’infanzia insieme. Un legame che è stato possibile creare, forse, anche grazie al non aver utilizzato i nostri cellulari: un ottimo strumento, anche per la divulgazione, ma che spesso ci fa isolare in una zona di comfort dalla quale è difficile distaccarsi e che talvolta riduce la nostra socializzazione con gli altri.
In ogni caso, ciò che resta sicuramente più impresso è la passione che ognuno mostrava di avere. Che fosse di un professore per tenere una conferenza, di uno di noi studenti per ascoltarla o di un tecnico per preparare quello che vi stava dietro, ognuno mostrava piacere nel farlo. Questo, perciò, è stato Cosmos 2023: un insieme di persone di età diverse, che venivano da posti del mondo diversi e con differenti mansioni, accomunati dalla curiosità per la scienza che ha fatto entrare tutti in sintonia, chi più e chi meno ovviamente, portando ciascuno a sentirsi come a casa.
Un’esperienza che mi auguro chiunque parteciperà alle edizioni a venire possa vivere.
Elvio
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